Una gravidanza può essere a rischio in diversi casi. Le cause sono diverse: stress, genere di lavoro svolto, condizioni di vita, e lo stato di salute, oppure complicanze della gravidanza. Quando una donna vive una gravidanza a rischio deve fare attenzione e prendere precauzioni per riuscire a portare a termine il parto senza ulteriori complicanze.
È fondamentale riconoscere i sintomi di una gravidanza a rischio per capire come affrontarla. In caso di stress o lavoro rischioso, il riposo è la cura migliore. Se le cause sono patologie più gravi, la gravidanza è da tenere monitorata per evitare che peggiorino e intervenire prontamente.
Cosa può causare una gravidanza a rischio
A partire dal primo trimestre vengono fatte ecografie per escludere complicanze, che nel corso della gravidanza possono peggiorare. Le possibili malattie e complicazioni che rendono una gravidanza a rischio sono molteplici. Può avvenire il distacco della placenta, che a seconda della gravità viene monitorato per tutta la durata della gravidanza, ma che solitamente si risolve con riposo obbligato. Nel secondo trimestre può presentarsi il diabete gestazionale e la preeclampsia. A fine gravidanza infine possono presentarsi malattie come la sindrome di HEELP, la pielite e malattie infettive o infezioni.
Inoltre la gravidanza gemellare comporta un aumento del rischio di complicanze come aborto, malformazioni fetali e alterazioni cromosomiche, mortalità perinatale, sindrome di trasfusione feto-fetale, malattie della madre (come quelle già viste, o l’anemia e l’ipertensione arteriosa).
Abbiamo visto che i rischi della gravidanza aumentano in caso di particolare stress. Aumenta in modo consistente i pericoli l’assunzione di alcol e fumo in gravidanza, poiché abbassano le difese del sistema immunitario e possono causare gravi malattie e malformazioni del feto. Anche l’età della mamma può rappresentare un fattore di rischio: sotto i 20 anni aumenta il rischio di anemia o ipertensione della mamma, ed è più probabile la presenza di malattie a trasmissione sessuale. Oltre i 35 anni la gravidanza è considerata a rischio perché aumentano i rischi di parto cesareo, complicanze durante il parto, travaglio molto lungo e malattie congenite nel bambino, come la sindrome di Down.
Sintomi della gravidanza a rischio
Per riconoscere una gravidanza a rischio ci sono alcuni sintomi da non sottovalutare. Il corpo e il bambino stesso spesso ci aiutano a capire che qualcosa non va. I sintomi più comuni che indicano una gravidanza rischiosa sono:
– dolori addominali lievi o molto forti;
– presenza di contrazioni deboli, sempre più regolari;
– perdite vaginali bianche, diverse da quelle derivanti da infezioni;
– perdite acquose, diverse dalle perdite di liquido amniotico;
– bruciore o prurito intimo, sintomi simili a quelli della cistite;
– perdite di sangue.
Inoltre, un segnale importante che potrebbe indicare una gravidanza a rischio è l’assenza o la poca quantità di calci da parte del feto. Specialmente al termine della gravidanza, infatti, il bambino che scalcia molto (tra le 15 e 20 volte) è sintomo che tutto sta andando al meglio.