La mola vescicolare colpisce in genere le donne dai trentacinque ai quarant’anni: di seguito i sintomi più comuni per imparare a riconoscerla.
Quando si ha a che fare con essa, è possibile riscontrare copiose perdite di sangue dai genitali soprattutto intorno alla decima settimana di gravidanza. Le perdite possono cambiare colore e densità, dal rosso al marroncino, con coaguli di sangue o gruppi di vescicole. Questo sintomo permette immediatamente di identificare il problema a monte, non solo per quanto riguarda la mola vescicolare ma anche per quanto riguarda diversi altri problemi legati alla salute dei genitali.
Non è detto che le perdite di sangue siano accompagnate da dolore, a volte toccano il basso ventre quasi come quando si è in fase mestruale.
La mola potrebbe anche essere accompagnata da iperemesi, cioè nausea e vomito, o preeclampsia precoce, che si manifesta con una pressione arteriosa a 140 di massima e 90 di minima e con la presenza di proteine nelle urine che superano i 290 mg/l, però solo se si trova nella cavità uterina dopo il quinto mese di gravidanza.
Le cause della mola vescicolare
La formazione della mola vescicolare è prodotta da un concepimento anomalo che può avvenire quando lo spermatozoo feconda un ovulo vuoto, cioè che non ha in sé alcun materiale genetico, o al contrario quando due spermatozoi fecondano un ovulo normale, avendo però così troppo materiale genetico.
La terapia per la mola vescicolare
Il modo per procedere allo svuotamento dell’utero, necessario dopo aver scoperto di avere una mola vescicolare, è lo svuotamento strumentale. Come funziona? Il medico applica dei cilindri di laminaria nel canale cervicale e, nello stesso momento, dispensa un ormone che incita alla contrazione uterina, cioè l‘ossitocina.
Una volta espulso il tessuto della mola vescicolare, le perdite di sangue si fanno sempre più ridotte fino a scomparire del tutto da lì a pochi giorni. Vanno via così anche le cisti e l’utero procede col suo naturale processo di involuzione. Allo stesso modo anche la gonadotropina corionica, che come detto prima è l’ormone base della gravidanza, scompare dal sangue e dalle urine.
È necessario fare spesso dei controlli per essere sicuri della totale guarigione dalla mola vescicolare, anche dopo averla espulsa.