Il tumore dell’endometrio rappresenta la principale neoplasia dell’utero e il più frequente tumore ginecologico nei paesi maggiormente industrializzati, occupando il quarto posto tra le cause di cancro nel sesso femminile, dopo il tumore della mammella, del colon e del polmone. Dopo un incremento tra gli anni ’60 e ’70 del Novecento, l’incidenza di questa patologia (ossia il numero di nuovi casi in un anno) appare ora in lento declino. In Italia si stima che circa 91.700 donne abbiano avuto un tumore dell’endometrio nella loro vita e di queste il 30% abbia sviluppato la patologia negli ultimi 5 anni.
Il fatto che tale malattia sia più frequente nelle nazioni più ricche è imputabile a condizioni ambientali e stili di vita, tipici di queste aree geografiche, che rappresentano fattori di rischio per il carcinoma dell’endometrio. Tra questi vi sono regimi alimentari ricchi di grassi saturi e carni rosse e stili di vita sedentari e poco inclini all’attività fisica. L’obesità e il sovrappeso rappresentano fattori di rischio significativi anche per il carcinoma dell’endometrio, oltre che per altre neoplasie. Al contrario, una dieta ricca di fibre e l’attività fisica sembrano essere fattori protettivi.
Altri fattori di rischio sono correlabili all’attività ormonale della donna; in particolare, menarca precoce e menopausa in età tardiva, assenza di gravidanze, policistosi ovarica sembrano essere condizioni che favoriscono lo sviluppo della neoplasia. Terapie ormonali a base di soli estrogeni eseguite per attenuare i sintomi della menopausa rappresentavano un tempo un fattore di rischio rilevante, mentre oggi le attuali terapie di combinazione estro-progestiniche sembrano avere un’attività protettiva, così come l’uso della pillola anticoncezionale in pre-menopausa.
Donne affette da neoplasie della mammella in terapia con Tamoxifene presentano un aumento del rischio di carcinoma endometriale, pertanto vengono sottoposte a periodici controlli per prevenire tale rara eventualità.
Esistono inoltre fattori ereditari e familiari che possono predisporre allo sviluppo di tumore dell’endometrio. In particolare la sindrome di Lynch, a trasmissione ereditaria e associata a un elevatissimo rischio di carcinoma del colon, può comportare anche un rischio del 40-60% di carcinoma endometriale.